[Ripubblico qui, in ricordo di Aldo Masullo, una breve cronaca del suo incontro con gli studenti del Liceo "Rosmini" di Palma Campania avvenuto nel 2013. Anche lo scorso anno scolastico 2019-2020 il Professore ha incontrato altre classi dello stesso Istituto]
Il prof Aldo Masullo ha incontrato gli
studenti del Liceo “Rosmini” al teatro comunale.
di
ENZO REGA
Il filosofo Aldo Masullo, nato ad
Avellino nel 1923 e vissuto a lungo a Nola, docente emerito di Filosofia morale
all’università “Federico II” di Napoli, ha donato la sua colta affabilità agli
studenti del Liceo “Rosmini” nell’incontro al Teatro comunale di Palma Campania
del 18 febbraio 2013, organizzato dal Liceo insieme a “Xeniart” di Terzigno e
con il patrocinio del Comune. Presenti diverse classi, tra cui IV B e C del
classico e 5 A del pedagogico che, sotto la guida delle docenti Annalisa
Milone, Maria Vittoria Landi e Anna Massa, hanno lavorato ciascuna su un
dialogo compreso nel nuovo libro del prof. Masullo e preparato una lettura e
addirittura una messa in scena. Il
libro, infatti, presentato nell’occasione dal prof. Aniello Montano, s’intitola
Piccolo teatro filosofico. Dialoghi su
anima, verità, giustizia, tempo (Mursia 2012) e affronta alcuni dei temi
più ardui della filosofia attraverso dialoghi “impossibili”, come quello tra
uomo e macchina (dialogo sull’anima), o tra personaggi di epoche diverse: (l’ormai
ex) papa Benedetto XVI e il principe Amleto (dialogo sulla verità), Giordano
Bruno e un Procuratore dei nostri giorni (dialogo sulla giustizia), per
concludere con il serrato scambio di battute tra Eraclito e uno ‘sveglio’
orologiaio (dialogo sul tempo). Come ha notato Montano nella sua densa
relazione, è sempre il personaggio del “passato” ad avere la meglio in ciascun
dialogo, segno che il presente, per il semplice fatto che arriva
cronologicamente per ultimo, non sempre rappresenta il momento più alto. Il
libro è chiuso da una Breve riflessione
sul dialogo, nella quale Masullo specifica, citando tra le righe Heidegger:
“Il dialogo non è la ‘chiacchiera’ quotidiana o la conversazione salottiera, ma
neppure la civile pratica del discutere per accordarsi o del reciproco aprirsi
tra culture diverse. Il dialogo, nel suo senso originario, è il ‘dialogo
filosofico’. Lo è non per il semplice fatto che l’opera del filosofo principe,
Platone, è tutta dialoghi, bensì per l’essenziale ragione che dialogo è
l’ideale vita della filosofia, l’attivo e mai concluso movimento del pensiero
verso la verità”. E il dialogo è in fondo la dimensione della vita stessa, la
forma dell’apertura verso l’altro, motivo fondamentale nei temi della
“intersoggettività” e della “paticità” (intesa non tanto come “soffrire” quanto
piuttosto come “sentire”), che, insieme alla “temporalità”, sono propri della
filosofia di Masullo. Con quest’opera dunque il Maestro, avviandosi al
compimento dei novant’anni, dialoga con sé e con gli altri, riuscendo a riscaldare
e stimolare le giovani menti di oggi.
in "Il Pappagallo" (Palma Campania), Numero 277, Febbraio 2013.